Il giorno dopo il grave smacco subito dal governo, rappresentato in prima persona dal presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, rimangono le polemiche, mentre il numero di Whirlpool in Italia si dice convinto di riuscire a convincere i sindacati che quella prospettata dall’azienda è l’unica soluzione praticabile per salvare circa 430 posti di lavoro. Se l’europarlamentare Carlo Calenda punta il dito contro il silenzio di Cgil e Cisl, il già sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, se la prende soprattutto con l’inconcludenza dell’esecutivo. Intanto, davanti alle proteste dei lavoratori, il ceo della sezione italiana della multinazionale del bianco, Luigi La Morgia, parla di riconversione dello stabilimento come la sola strada percorribile. Di certo, la vicenda è stata sicuramente gestita male nelle scorse settimane con l’applicazione della logica perdente dei tavoli separati e selettivi nei palazzi del governo a Roma.