Quest’anno l’economia tedesca potrebbe crescere dello 0,5%. A stimarlo sono i cinque principali istituti economici tedeschi – Diw, Iwh, Ifo, Ifw e Rwi – tagliando la previsione precedente, secondo la quale il Pil della Germania sarebbe dovuto crescere dello 0,8%. Al ribasso anche le stime di crescita del 2020, dal +1,8% al +1,1%. «Le ragioni del raffreddamento dell’economia – spiega Ifo in una nota di commento ai dati – si trovano principalmente nell’industria». «La produzione – si legge ancora – è in declino da metà anno in quanto la domanda, in particolare per i beni strumentali, si è ridotta nei principali mercati di sbocco. La recessione nel settore si sta gradualmente estendendo ai fornitori di servizi che si rivolgono alle aziende industriali». Nonostante la “crisi estiva” e i rischi al di ribasso economico siano attualmente elevati, precisa però l’analisi, non si vede all’orizzonte una crisi economica con una marcata sottoutilizzazione della capacità produttiva tedesca. Secondo IHS Markit il settore manifatturiero tedesco a settembre ha registrato la peggior performance dalla crisi economica globale, mostrando una nuova accelerazione della contrazione di produzione e nuovi ordini. Andamento che ha avuto riflessi anche sul mercato del lavoro, con l’occupazione nelle industrie che ha registrato il maggior calo dell’ultimo decennio. Ciò, secondo l’economista di IHS Markit Paul Smith, potrebbe andare ad intaccare anche la fiducia dei consumatori, un indicatore che finora si era mostrato resiliente.