Una leggera riduzione delle denunce di infortuni sul lavoro. È quanto emerge dalla lettura del rapporto Inail sull’andamento infortunistico nel nostro Paese fra gennaio ed agosto in relazione allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo delle denunce di poco più di 1.600 unità, con la conseguenza che il numero complessivo delle stesse scende da oltre 418mila a poco meno di 417mila. Naturalmente, la riduzione delle denunce non significa un calo del fenomeno, in quanto rimane la convinzione, rafforzata peraltro dai numeri, di una sottovalutazione del fenomeno infortunistico. Osservando i dati sulla incidenza infortunistica distinta per gravità e per regione, risalta chiaramente come in alcune aree del Paese possa esserci una evasione dell’obbligo di denunciare gli infortuni sul lavoro in quanto tali; un aspetto strettamente connesso alla maggiore presenza di lavoro nero e irregolare. Si riducono anche gli infortuni mortali, una cosa sicuramente positiva, ma che non deve essere letta in maniera superficiale. Il calo, infatti, è in larga parte dovuto a quanto successo nell’agosto dello scorso anno, con il drammatico crollo del Ponte Morandi a Genova ed almeno due incidenti automobilistici che coinvolsero diversi braccianti. Ciò che sicuramente non cala è il numero delle denunce per malattia professionale presentate all’Inail, quasi mille in più, concentrante esclusivamente nella gestione industria e servizi.