I numeri rendono il Friday for future una delle più grandi manifestazioni di sempre per la tutela dell’ambiente, dopo gli “scioperi” del 15 marzo e del 24 maggio. Eccoli. Circa 5.225 eventi in 156 Paesi del mondo. Tutti e sette i continenti coinvolti. A rendere possibile tutto ciò l’impegno di Greta Thunberg. In Italia i manifestanti – secondo le stime, sono oltre un milione, perlopiù studenti – sono scesi in piazza in 160 città. Da Roma a Milano. Da Napoli a Torino. In tantissimi hanno partecipato, per facilitare la mobilitazione il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha chiesto agli istituti di considerare giustificate le assenze degli studenti che hanno manifestato. Quali sono le richieste della protesta? Ad elencarle il profilo Facebook italiano di Fridays for future: «Fuori dal fossile: raggiungimento dello 0 netto di emissioni a livello globale nel 2050 e in Italia nel 2030, per restare entro i +1.5 gradi di aumento medio globale della temperatura. 2) Tutti uniti, nessuno escluso: la transizione energetica deve essere attuata su scala mondiale, utilizzando come faro il principio della giustizia climatica. 3) Rompiamo il silenzio, diamo voce alla scienza: valorizziamo la conoscenza scientifica, ascoltando e diffondendo i moniti degli studiosi più autorevoli di tutto il mondo. La scienza ci dice da anni qual è il problema e quali strumenti servono per risolverlo. Ora spetta alla politica il compito di agire».