L’impegno c’è; quel che occorre capire è se alle dichiarazioni di principio, poi seguiranno gli atti concreti richiesti dall’urgenza della situazione. Anche dopo l’incontro al ministero dello sviluppo economici, i cieli italiani continuano a non essere limpidissimi per Alitalia e per tutto il mondo che ruota intorno alla nostra Compagnia di bandiera, perché, è evidente, senza salvataggio e rilancio del vettore nazionale, ad andare in crisi sarebbe tutto il sistema aeroportuale. L’incontro con il successore di Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, è sicuramente servito per fare il punto ad oggi. I giorni sono agli sgoccioli, come hanno ricordato i rappresentanti delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl, per cui la priorità dovrebbe essere quella di definire, da oggi alla metà di ottobre, un piano industriale di rilancio, credibile, esigibile e rispettoso dei livelli occupazionali. Sul tavolo di confronto, anche il finanziamento del fondo di solidarietà.