Dopo il calo registrato a giugno, anche nel mese di luglio l’Istat ha rilevato una frenata della produzione industria, sia a livello congiunturale, che a livello trimestrale e tendenziale. Rispetto al mese precedente il calo è stato dello 0,7%, riflettendo il peggioramento che ha interessato tutti i raggruppamenti principali di industrie, tranne l’energia, per la quale si registra un +1,3%. Il calo maggiore ha interessato la produzione di beni strumentali (-1,6%), mentre i beni di consumo e i beni intermedi hanno riportato flessioni più esigue: pari rispettivamente a -0,3% e -0,2%. Nel periodo maggio-luglio la produzione è invece diminuita dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. In questo caso l’istituto nazionale di statistica segnala una contrazione dello 0,6% per la produzione di beni di consumo (+2% per quelli durevoli e -1% per i non durevoli) e per i beni strumentali, mentre per i beni intermedi segnala un -0,4%. Anche in questo caso l’energia mostra una variazione positiva, del 2,2%. Tra luglio 2018 e lo stesso mese di quest’anno la produzione industriale italiana è diminuita di sette decimi. Un calo legato ai crolli del 3% e del 2% che hanno interessato i beni strumentali e i beni intermedi. Male anche i beni di non durevoli, con un -0,1%, mentre segni “più” si osservano per i beni di consumo durevoli (+6%), per i beni di consumo totali (+0,9%) e per l’energia (+5,8%). Osservando nel dettaglio i settori di attività economica, le attività manifatturiere hanno riportato un -1,3% annuo, quelle estrattive in +0,3%, mentre la fornitura di energia elettrica, gas e vapore un +6,4%.