Non più uno per due, ma due per uno. Si può sintetizzare con questa formula matematica quanto successo con il passaggio dal governo giallo-verde a quello giallo-rosso. Se nel primo governo Conte, il leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, aveva in carico sia il ministero del lavoro e delle politiche sociali che quello dello sviluppo economico, nel Conte-Bis, le due deleghe sono state rispettivamente assegnate ai senatori, sempre di 5 Stelle, Nunzia Catalfo e Stefano Patuanelli. Più conosciuta, sicuramente la prima, che già nella passata legislatura si era intestata il disegno di legge sul reddito di cittadinanza, che poi ha trovato attuazione, pur con qualche modifica rispetto al progetto iniziale, con il decreto-legge dello scorso gennaio, che ha introdotto anche Quota 100 ed altre misure di carattere previdenziale. Sui tavoli dei due neoministri sono molti i dossier aperti, dal salario minimo orario ai casi Whirlpool, Alitalia ed Ilva.