Non solo Quota 100, verrebbe da dire. Mentre Giuseppe Conte prova a mettere insieme un nuovo governo,
non passa giorno che l’Inps non comunichi cosa sta succedendo con le misure previste nel cosiddetto
decretone di inizio anno con il quale si è dato seguito alle previsioni contenute nella legge di bilancio sul
reddito di cittadinanza e in materia previdenziale. Sul reddito di cittadinanza, come noto, si è speso molto il
Movimento 5 Stelle. Ad oggi, sappiamo che le domande presentate sono molto al di sotto del preventivato
e che, fra quelle presentate, circa il 40% non ha avuto il via libera. Il decretone ha avuto sicuramente
maggiore fortuna sul versante previdenziale. Le domande per Quota 100 a fine luglio erano già 165mila,
una progressione costante nel tempo che potrebbe trovare una accelerazione in queste settimane a causa
del rincorrersi delle voci circa la volontà del Partito democratico di portare al tavolo di Conte lo stop
anticipato alla misura. Vi è però un secondo provvedimento, fortemente voluto dal sottosegretario leghista
Claudio Durigon, sul quale si stanno concentrando le attenzioni di migliaia di cittadini. Parliamo della
possibilità di riscattare gli anni del corso di laurea con un costo sicuramente più abbordabile rispetto a
quanto previsto dalla normativa vigente. In soli quattro mesi sono arrivate già oltre 32mila domande, a
fronte delle circa 29mila presentate nel corso di tutto il 2018.