Clima di fiducia dei consumatori e delle imprese in calo, ad agosto. A renderlo noto è l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, sottolineando in un comunicato stampa che, secondo le stime preliminari, il primo è passato da 113,3 a 111,9 mentre il secondo è sceso da 101,2 a 98,9. L’Istituto di statistica sottolinea che il calo dell’indice di fiducia dei consumatori è generalizzato, pur presentando «intensità diverse tra le sue componenti». Tanto quella economica che futura registrano i cali più evidenti, passando, rispettivamente, da 129,6 a 127,8 e da 117,4 a 115,4. «Più contenuto», invece, il calo per il clima personale (da 108,0 a 107,0) e per quello corrente (da 111,1 a 110,0). Tra le imprese italiane, l’indice diminuisce in tutti i settori, ad eccezione del commercio al dettaglio: in questo caso è rimasto «sostanzialmente stabile (da 110,0 a 109,9)». Nel dettaglio, prosegue l’Istat, il settore delle costruzioni e quello dei servizi subiscono il calo più marcato (rispettivamente, da 142,8 a 140,4 e da 100,0 a 97,4) mentre il deterioramento è più contenuto nella manifattura (da 100,1 a 99,7). Si conferma così «un quadro di elevata incertezza» per le imprese italiane – i livelli di fiducia nella manifattura e nei servizi di mercato sono i più bassi da inizio anno – mentre per i consumatori, l’indice di fiducia è tornato a diminuire, mantenendosi comunque «leggermente al di sopra del livello registrato a maggio 2019»