Con il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, seppur di un governo dimissionario, impegnato con alterne fortune nelle trattative con il Partito democratico per dar vita ad un esecutivo giallorosso, spetta ai commissari straordinari aggiornare le organizzazione sindacali su quanto sta accadendo in Alitalia. Si avvicina, infatti, la scadenza del 15 settembre e le voci che si rincorrono non contribuiscono di certo a rassicurare i lavoratori. Per tale ragione, già mercoledì i commissari straordinari di Alitalia sono intenzionati a vedere le sigle sindacali di categoria, dalla Cgil alla Ugl, per fare il punto della situazione, sul presente (la questione principale è sapere quanti soldi ci sono in cassa) e sul futuro immediato (rotte, ruolo dei partner e loro impegno economico, strategie di rilancio). Il tutto, ricordando che fra meno di un mese, precisamente il 23 settembre prossimo, vi è una seconda importate scadenza, quella della cassa integrazione che vede coinvolti più di mille dipendenti, fra piloti (90), personale di cabina (70) e addetti a terra (850). Insomma, i nodi sono diversi e tutti piuttosto complessi da dipanare, soprattutto se le voci circolate su possibili attriti fra i componenti della cordata, in particolare fra Atlantia e Delta Airlines, si rivelassero veri, cosa grave a poco più di due settimane dalla scadenza per la presentazione del piano finale.