Ultima settimana di rodaggio e poi partiranno le convocazioni dei beneficiari del reddito di cittadinanza per la tanto agognata fase della cosiddetta attivazione, la quale, come noto e come auspicato, dovrebbe portare alla definitiva, o comunque temporanea, uscita dalla povertà attraverso un lavoro. La lunga corsa del reddito di cittadinanza, iniziata il 6 marzo scorso, è ormai giunta al suo giro di boa. L’assunzione dei navigatore e, prima ancora, la definizione dei protocolli di intesa con le regioni hanno permesso di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per rafforzare i centri per l’impiego, i quali, in base alle disponibilità, dal 2 settembre cominceranno ad accogliere i primi nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza per la definizione di un percorso personalizzato di inclusione sociale con la sottoscrizione del patto per il lavoro. La novità rispetto ad altri strumenti adottati in passato è che la convocazione presso il centro per l’impiego riguarderà tutti i componenti del nucleo familiare, eccezion fatta per alcune categorie, come, ad esempio, i figli regolarmente iscritti a scuola, non necessariamente minorenni, le madri con figli piccoli in età pre-materna e le persone con disabilità, le quali, però, possono chiedere di essere iscritte nelle apposite graduatorie previste dalla normativa sul collocamento obbligatorio. Una parte dei beneficiari sarà convocata dagli uffici comunali.