di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Quella che avviene nei luoghi di lavoro del nostro Paese continua ad essere una vera e propria, inaccettabile, strage. Questo ci dice l’Inail con i suoi dati impietosi: nei primi sei mesi del 2019 gli infortuni mortali sono stati 482, il 2,8% in più rispetto a quelli del primo semestre del 2018. Come sempre, ricordiamo che si tratta di dati parziali, che contemplano solo i decessi avvenuti sul luogo di lavoro, escludendo quindi le malattie professionali e gli infortuni, anche gravissimi e causanti danni permanenti, ma dall’esito non mortale. Questo rapporto è giunto in concomitanza con la convocazione da parte del Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon di un tavolo urgente al Ministero sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha visto partecipare ieri i rappresentanti datoriali e oggi quelli dei diretti interessati, ossia noi sindacalisti. Nel corso dell’incontro odierno abbiamo ribadito il punto di vista dell’Ugl. Quindi la necessità di rafforzare le attività di promozione della cultura della sicurezza, da un lato rendendo obbligatoria la formazione sulla materia in tutte le scuole secondarie di secondo grado e dall’altro mediante più stringenti doveri informativi e di addestramento dei dipendenti in capo ai datori di lavoro, specie nei settori a più alto rischio. Sul fronte della prevenzione e della repressione degli illeciti nei luoghi di lavoro, occorrono poi controlli diffusi e accurati e ciò è possibile soltanto potenziando ulteriormente la dotazione organica del personale ispettivo, con nuove assunzioni dopo quelle già avviate dal Governo con la legge 145/2018 e il decreto legge 4/2019. Oltre a ciò il personale ispettivo deve essere messo in condizione di operare in maniera efficace ed efficiente. In questo senso, va garantita la dotazione tecnica e informatica, l’equiparazione economica e normativa, l’allineamento giuridico degli atti prodotti, il pieno accesso alle banche dati dell’Inps. Resta interessante l’ipotesi di istituire una vera e propria Agenzia per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, con quindi piena capacità di svolgere un’azione omnicomprensiva e coordinata. Nel complesso è apprezzabile l’attenzione che il Governo sta ponendo sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e ci auguriamo che l’impegno preso su questo fronte dal Sottosegretario, forse a causa del suo passato impegno da sindacalista e quindi particolarmente attento a questa importantissima tematica, porti a risultati concreti e tangibili in grado di fermare questo stillicidio costante di eventi luttuosi. Nei luoghi di lavoro si va per guadagnarsi da vivere e non certo per morire, come abbiamo voluto sintetizzare nella nostra campagna “lavorare per vivere”, che ha l’obiettivo di non far cadere l’attenzione su questo tema. È il momento di dare una svolta, non c’è più tempo da perdere.