di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Ieri è stato approvato dalla Camera il Decreto Sicurezza bis, con il sì del centrodestra, compatto, e del M5S, seppure con qualche defezione e l’uscita dall’aula del Presidente Fico. Ora, per diventare definitivamente legge, si attende l’ok anche del Senato. L’auspicio è che si giunga alla conclusione dell’iter entro i primi di agosto. La norma contiene delle novità, sintetizzate in diciotto articoli. L’obiettivo è quello di arrivare a regole più stringenti, completando il primo Decreto Sicurezza, per contrastare in modo più efficace l’immigrazione clandestina e anche disciplinare meglio alcuni aspetti della sicurezza nazionale. Per quanto riguarda l’emergenza migranti, il Ministro dell’Interno avrà la competenza di limitare o vietare, per motivi di sicurezza e ordine pubblico, il transito e la sosta delle navi sospette nelle acque territoriali italiane. Le pene per chi dovesse infrangere il divieto di ingresso saranno più consistenti: da un minimo di 150mila euro fino al milione di euro, con confisca immediata delle imbarcazioni delle Ong. Poi sarà estesa anche alle procure distrettuali la possibilità di indagare tramite intercettazioni e operazioni sotto copertura. Ci sono stanziamenti per il potenziamento delle operazioni di polizia, anche con riferimento alle attività di contrasto del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per l’assunzione di personale incaricato di eliminare l’arretrato relativo all’esecuzione delle sentenze penali di condanna definitive, un fondo per finanziare interventi di cooperazione finalizzati ai rimpatri, disposizioni più stringenti per prevenire e sanzionare episodi di violenza nel corso di manifestazioni politiche ed eventi sportivi ed altre misure, tutte improntate all’ottenimento di una maggiore sicurezza pubblica. Sappiamo quanto bisogno c’è di garantire maggiore sicurezza, sul versante dell’immigrazione clandestina e non solo, di aumentare i rimpatri degli irregolari presenti sul nostro territorio e di dare un migliore sostegno al duro lavoro delle Forze dell’Ordine. Questo è un altro passo nella giusta direzione. Attendendo ormai solo l’approvazione finale al Senato, ci auguriamo che la nuova legge contribuisca a migliorare la situazione. Non bisogna mollare la presa e i drammatici fatti di Roma lo dimostrano. In tema di sicurezza, infatti, oggi non si può non pensare a quanto accaduto poche ore fa nella Capitale, dove un Carabiniere 35enne, Mario Rega Cerciello, appena sposato, è stato ucciso durante un intervento per impedire un ricatto seguito ad un furto, nel centralissimo quartiere Prati di Roma. Ora si cercano i responsabili, a quanto si apprende due malviventi nordafricani. Un episodio terribile, per il quale l’Ugl esprime tutta la propria solidarietà ai congiunti del giovane e all’Arma e per il quale chiediamo giustizia rapida e certa.