Oggi hanno scioperato i dipendenti dell’Almaviva Contact di Palermo. I lavoratori di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc, dopo le assemblee di ieri, si sono ritrovati questa mattina in Piazza Verdi per sfilare in corteo che si è snodato nel centro della città, fino a piazza Indipendenza, per chiedere soluzioni ad una crisi aziendale che potrebbe portare al licenziamento di 1600 persone su un totale di 2.800 addetti. I manifestanti si sono rivolti ai politici locali e nazionali: alla Presidenza della Regione Sicilia per l’apertura di un tavolo dedicato alla vertenza, ma anche al Governo nazionale ed in particolare al ministro Di Maio. Lo scorso 18 luglio avrebbero già dovuto incontrare il ministro per discutere dell’intero settore dei call-center, messo alla prova da una dura crisi, ma Di Maio, alle prese con altre questioni politiche, non si era presentato all’appuntamento suscitando così le ire dei sindacati. “Si continuano a convocare, sconvocare, riconvocare al Mise senza potersi avvalere della presenza preziosa del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, i tavoli sui Call Center – aveva allora dichiarato il segretario nazionale Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti – Tutto ciò mentre le aziende del settore sono alle corde e migliaia di posti di lavoro rischiano di essere bruciati”. La crisi, infatti, va ben oltre il già grave caso Almaviva e riguarda un intero comparto alle prese con bassi salari, mancanza di tutele e riqualificazione, trasformazione dei processi produttivi, il tutto con sempre in agguato lo spettro delle delocalizzazioni delle attività.