Reddito di cittadinanza ancora in primo piano. Dopo le vicende relative alla sofferta definizione delle convenzioni con le regioni sul ruolo dei circa 3mila navigator, i quali, dopo aver vinto il concorso, sono pronti ad entrare in campo per supportare la fase due, quella dell’attivazione dei beneficiari attraverso la sottoscrizione del patto per il lavoro in un centro per l’impiego, l’Inps fornisce i dati aggiornati sulle domande accolte rispetto al pacchetto di domande presentate e lavorate a partire dal 6 marzo scorso. Il dato a consuntivo è riferito al 15 luglio scorso. Alla metà del mese, l’Istituto previdenziale, che ha il compito di verificare il possesso dei requisiti di legge richiesti, aveva esaminato poco più di 1,4 milioni di domande, accogliendone poco più di 895mila, vale a dire il 63,9%, un numero per molti versi inferiore alle attese e che apre uno scenario sul quale riflettere con attenzione, in quanto, a fronte di un fenomeno tanto pervasivo, la povertà nel nostro Paese, uno strumento di intervento universale arriva poi a raggiungere una parte minoritaria del bacino potenziale di interessati. Intanto, sempre l’Inps ha anche reso noti i contenuti della circolare numero 100 che va ad integrare quanto già comunicato con la precedente circolare 43, tenendo conto delle modifiche apportate alla normativa vigente nel corso dell’iter di approvazione del decreto legge 4 del 2019.