A maggio l’Istat ha registrato una buona performance dell’industria, rilevando un’inversione di tendenza sia per il fatturato che per gli ordinativi. Nel mese considerato, infatti, il fatturato è aumentato dell’1,6% su base congiunturale e dell’1,3% nella media a tre mesi rispetto ai tre precedenti. A trinare all’insù l’indice mensile sono stati sia il mercato nazionale, per il quale si registra un +1,4% del fatturato, sia quello estero, che riporta invece un più marcato +1,9%. Osservando l’andamento dei raggruppamenti principali di industrie, dalle tabelle dell’Istat emerge un aumento per quasi tutti i settori, con i beni strumentali a farla da padrone con un +3,4%. Solo i beni di consumo registrano una variazione nulla. Il fatturato risulta in crescita anche rispetto ad un anno fa, sebbene abbia riportato un incremento di minor entità: +2% il dato grezzo e +0,3% quello corretto per gli effetti di calendario. Di simile entità (+0,2%) anche l’aumento tendenziale del fatturato delle attività manifatturiere, mentre quelle estrattive registrano un +15,6%. Per quanto riguarda invece i nuovi ordini l’Istituto nazionale di statistica segnala un aumento mensile del 2,5% ed un +0,2% trimestrale. Anche in questo caso la crescita rispetto al mese precedente è legata sia al mercato interno sia a quello estero (+2,5% per entrambi gli indici). Male però il confronto anno: rispetto al maggio 2018 gli ordinativi risultano in diminuzione del 2,5% a causa soprattutto di quelli giunti dal mercato estero che sono scesi del 5% contro il -0,8% di quelli nazionali.