Non accenna a dipanarsi la matassa Pernigotti; anzi, le ultime novità non inducono ad ottimismo, per cui il vertice al ministero dello sviluppo economico del 17 luglio potrebbe già essere decisivo, purtroppo in senso negativo. Nelle scorse ore, è infatti arrivata la conferma del passo indietro di un imprenditore riminese che pure aveva palesato un certo interesse a rilevare il sito produttivo, a fronte delle intenzioni della proprietà turca, la quale ha più volte manifestato la propria volontà di lasciare Novi Ligure e l’Italia, mantenendo il marchio e spostando la produzione in Turchia. In alternativa, la proprietà aveva anche prospettato una cessione di ramo d’azienda, spacchettando la parte che produce le basi per la gelateria artigianale, più remunerativa, dalla cioccolateria, al momento meno appetibile, cosa non condivisa dal sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, secondo il quale «non è pensabile dividere i business dell’azienda, che deve restare una».