Notizie contrastanti ed in chiaro-scuro dall’universo scuola. Sicuramente positiva la richiesta appena inviata al ministero dell’economia dal ministro Marco Bussetti, il quale ha chiesto il via libera all’assunzione di circa 59mila docenti già per settembre. Si tratta di docenze a tempo indeterminato, tutti posti che si sono liberati nei mesi scorsi, in parte anche per l’effetto Quota 100, per un totale di 58.627 posizioni, un quarto delle quali (14.552) fra i docenti di sostegno. Le regole prevedono una riserva del 50% dei posti alle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami, mentre per la restante metà si guarderà alle graduatorie ad esaurimento. Sempre in attesa del nuovo concorso da 70mila posti. Intanto, si fa incandescente la vicenda intorno al concorso per presidi, dopo la bocciatura dello stesso da parte del Tar del Lazio che ha contestato alcuni vizi procedurali, riferiti in particolare alla incompatibilità di tre commissari d’esame. Il bando in origine aveva previsto 2.324 posizioni, poi salite a 2.900, a fronte di circa 38mila domande e 8.700 presenze effettive alle prove di selezione. Il ministero dell’istruzione università e ricerca ha già annunciato che farà ricorso al Consiglio di Stato, mentre dal versante sindacale si evidenzia come la sentenza del Tar avrà inevitabilmente delle ricadute negative sull’organizzazione dei plessi scolastici, considerando l’alto numero di reggenze in corso.