Con la preoccupazione che aumenta intorno allo stabilimento Ilva di Taranto, cresce anche il fronte dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero indetto dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl per l’intera giornata lavorativa del 4 luglio (tre turni di otto ore ciascuno). Anche il personale dell’indotto in appalto, infatti, incrocerà le braccia. Le sigle sindacali contestano ad ArcelorMittal l’atteggiamento unilaterale tenuto sulla vicenda del ricorso agli ammortizzatori sociali: poco meno di 1.400 dipendenti si ritrovano a fare i conti con 13 settimane di cassa integrazione, senza peraltro che sia intervenuto un accordo sindacale, vista la fumata nera registratasi nel corso dell’ultimo incontro la proprietà. Intanto, sempre dal fronte Ilva arriva una notizia destinata ad incidere sull’intera vicenda. Il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi contro il piano ambientale del settembre del 2017, promossi dal Codacons e da Paecelink.