Disoccupazione al minimo dal 2012, occupazione al massimo dal 1977

Dall’Istat un doppio record, una notizia positiva per il mondo del lavoro: il tasso di disoccupazione di maggio, al 9,9%, è il livello più basso da febbraio 2012, mentre il tasso di occupazione è il più alto da quando sono iniziate le rilevazioni nel primo trimestre del ’77, per le trimestrali, e nel gennaio del 2004, per le mensili. Approfondendo i dati, il tasso di occupazione, registrato a maggio, ora è pari al 59%. Il numero degli occupati ha raggiunto 23 milioni e 387 mila unità. Una crescita importante che viene dopo la sostanziale stabilità del mese precedente. Ma, fatto ancora più importante, l’aumento porta la stima degli occupati oltre i livelli massimi storici, sia in termini assoluti sia come incidenza sulla popolazione, coinvolgendo però soprattutto gli uomini e distribuendosi tra dipendenti permanenti, a termine e indipendenti. Non solo, i dipendenti superano per la prima volta il livello di 18 milioni di unità. I record non finiscono qui: alla crescita degli occupati a maggio, si accompagna un calo dei disoccupati. Ma non un calo qualsiasi: il tasso di disoccupazione di maggio, al 9,9%, è il livello più basso da febbraio 2012, portandolo per la prima volta al di sotto delle due cifre. Ma anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni), pur restando ragguardevole, è sceso a maggio al 30,5%, in calo di ben 0,7 punti rispetto al mese precedente. Unico neo, la sostanziale stabilità degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, ma si tratta in realtà di una notizia positiva. L’andamento degli inattivi è sintesi di una diminuzione tra gli uomini (-29 mila) e una crescita tra le donne (+33 mila). Il tasso di inattività è invariato al 34,3% per il quarto mese consecutivo.