Dal presidente della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro-Passanelli, arriva un riconoscimento diretto della centralità del sindacato, il quale «è in grado di interpretare il proprio ruolo con responsabilità e impegno civile, senza dogmatismi o intransigenze ideologiche che ne ha fatto un soggetto del pluralismo fondamentale per l’affermazione e il consolidamento della democrazia nel nostro Paese». Parole che il presidente rafforza, citando, ad esempio, l’accordo sulle prestazioni indispensabili nel trasporto pubblico locale con le federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl. Nel complesso, i numeri della Commissione evidenziano una significativa riduzione degli scioperi nel trasporto pubblico locale (-29,8%, con 223 scioperi nel 2018 contro i 318 del 2017) e nel trasporto aereo (-18,2%, da 159 a 130), ma non nelle ferrovie, dove si registra una ripresa della conflittualità (da 37 a 51 scioperi) soprattutto da parte del sindacato non confederale. Decisamente critica la situazione nel settore dell’igiene ambientale (+22,3%, da 188 a 230 scioperi, in particolare in Campania e Sicilia), mentre la Commissione anticipa che è in corso una riflessione sulla riperimetrazione del settore del recapito postale e delle telecomunicazioni, così da ricomprendere diversi operatori nell’alveo della disciplina della legge 146/1990.