Dopo un fine settimana caratterizzato dalla tragica litania di nuovi infortuni sul lavoro, il più grave in Basilicata, dove è morto, precipitando da un tetto, un operaio 52enne di una ditta esterna, si torna a parlare di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro anche in Parlamento. È infatti previsto l’avvio dell’iter parlamentare su una proposta di legge presentata da tre deputati di Liberi e Uguali, Speranza, Fornaro ed Epifani. Al di là del testo, che pure contiene spunti interessanti e qualche passaggio sul quale, nel frattempo, è già intervenuto il governo nell’ultima legge di bilancio, l’occasione è utile per il sindacato per ribadire la necessità di mettere in sicurezza il lavoro. Il Testo unico del 2008, che è arrivato dopo una lunga gestazione, ha sulle spalle già oltre un decennio di onorata carriera, così che è inevitabile pensare ad un aggiornamento, pure in considerazione di quanto è cambiato il mondo del lavoro in questi anni, con l’emergere di nuove professionali e di nuove modalità di lavoro. Fra i temi caldi rientrano sicuramente la formazione, l’informazione e l’addestramento. Nonostante obblighi specifici di legge, infatti, la percentuale dei lavoratori formata, informata ed addestrata rimane molto bassa, mentre la stessa attività è pressoché assente nelle scuole, dove è spesso lasciata ad iniziative estemporanee, benché meritorie, di singoli direttori didattici.