Arrivando a Lussemburgo per la riunione dell’Eurogruppo il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha spiegato che le voci su una discussione tra e il vicepremier Matteo Salvini sul flat tax «sono false», o peggio «inventate». «oggi ho letto sui giornali notizie che non so chi le diffonda, ma sono chiaramente false; saranno notizie di colore: che io abbia litigato durante un vertice di governo, che Salvini è uscito perché arrabbiato con me. Siamo usciti insieme, perché uno andava per impegni al suo ministero e l’altro andava per impegni al suo ministero». Riferendosi alla flat tax il titolare del dicastero economico ha spiegato di non essere contrario, «ma che bisogna vedere le compatibilità. Si può fare in deficit? Bisogna vedere quando, in questo momento gli obiettivi di deficit sono quelli: già un deficit è previsto». Questa mattina anche il vicepremier Luigi Di Maio aveva smentito il diverbio tra Tria e Salvini, spiegando di non aver «visto il ministro Tria che diceva no, la flat tax non si può fare o non si può contemplare alcun tipo di deficit. Quando l’incontro è finito ci siamo alzati tutti quanti, il ministro dell’Interno non ha partecipato dopo a questioni più tecniche che riguardavano altri ministeri». Parlando poi nello specifico della flat tax stessa il vicepremier pentastellato ha spiegato che «verrà messo un tetto. Non si andrà oltre i 60-70.000 euro di reddito annuo come tetto massimo. Noi dobbiamo riuscire ad abbassare le tasse al ceto medio». Un abbassamento che però deve essere reale, ha precisato, «non è che a fine anno si aumenta l’Iva per trovare i soldi della flat tax. Il nostro obiettivo è il salario minimo e l’abbassamento del cuneo fiscale».