La crescita c’è, anche se la previdenza complementare rimane un fenomeno circoscritto ad una platea limitata di lavoratori dipendenti. In tempi di contributivo e di pensioni pubbliche in riduzione, il rafforzarsi del secondo pilastro è un elemento decisivo per assicurare la tenuta del potere d’acquisto del lavoratore che va in pensione. In questo senso, la nascita dei fondi negoziali, quelli messi in piedi dalle associazioni datoriali con i sindacati, ha permesso di estendere a quasi tutte le categorie di dipendenti uno strumento prima ad appannaggio esclusivo del settore creditizio-assicurativo. Nel corso del 2018, i fondi negoziali hanno raccolto 5,1 miliardi di euro (+5,7% rispetto all’anno precedente) rispetto ad una raccolta complessiva di 16,3 miliardi di euro. La Covip, però, evidenzia un doppio gap: il primo geografico, il secondo sociale con caratteristiche di genere, le donne sono sottorappresentate, e di età, i giovani precari non si iscrivono.