«Nelle lettere della Ue ci sono delle cose assurde», ha ribadito il titolare del MISE Luigi Di Maio nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Anch’io ricordando che «a dicembre, la Ue ci ha fatto sapere che dovevamo fare meno investimenti, perché la commissione non ci ha concesso tutti i margini che gli chiedevamo. Oggi ci dicono: no, avete fatto pochi investimenti. Allora si decidano, sono troppi o troppo pochi? Io credo che su questi aspetti le cose vadano cambiate». «Avevo apprezzato – ha aggiunto – il presidente Juncker quando disse che le politiche di austerità erano state troppe dure. Però con la lettera dimostrano di aver avuto un comportamento elettorale».