Oggi «fulmine a ciel sereno» per il sindacato: Whirlpool EMEA ha comunicato, durante l’incontro odierno a Roma con rappresentanti dei sindacati per “normale” un aggiornamento sul Piano industriale Italia 2019-2021, di voler procedere con la riconversione del sito di Napoli e la cessione del ramo d’azienda a una società terza «in grado di garantire la continuità industriale allo stabilimento e massimi livelli occupazionali, al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano». Le sigle sindacali presenti all’incontro – Fiom, Fim, Uilm e Ugl Metalmeccanici – hanno immediatamente proclamato uno sciopero dei lavoratori in tutti i siti italiani del gruppo, chiedendo un immediato incontro al Mise che si dovrebbe realizzare nel pomeriggio, allo scopo di affrontare immediatamente la questione e individuare una via d’uscita. Nello stabilimento di Napoli  sono in forza circa 420 lavoratori. Solo a ottobre 2018 era stato sottoscritto un accordo quadro al Mise nel quale la multinazionale degli elettrodomestici aveva dato garanzie di investimenti e salvaguardia dell’occupazione in tutti gli stabilimenti del gruppo. Fino ad oggi con la scelta di chiudere il sito, «senza alcun preavviso» hanno riferito tutti i sindacati.