I grandi marchi Made in Italy sono a caccia di talenti, all’appello mancano, infatti, circa 236 mila tecnici specializzati da qui al 2023. Una carenza di personale che riguarda le industrie manifatturiere delle eccellenze nei diversi settori: automobili, design, mobili, alimentare, gioielleria, ospitalità, nautica. A segnalarlo è Altagamma, la Fondazione guidata da Andrea Illy, cui fanno capo le migliori imprese dell’alta industria culturale e creativa che fattura 115 miliardi di euro in Italia, fornisce un contributo al Pil del 6,85% , coinvolge 402.000 occupati tra diretti e indiretti e rappresenta una quota del 53% dell’export. L’occasione è stata la Consulta strategica di Altagamma alla Camera dei Deputati, in occasione della presentazione del libro “I talenti del fare”. Un evento al quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, il vice ministro allo Sviluppo Dario Galli e alcuni esponenti delle industrie di Altagamma, Serge Brunschwig, presidente e ad di Fendi, Stefano Domenicali, presidente e ad di Lamborghini. Altagamma ha quantificato il fabbisogno di personale, il 70% del quale corrisponde a profili tecnici e professionali. Tra i diversi settori l’automotive sarà il più esigente perché avrà bisogno di 89.400 tra progettisti, meccatronici e manutentori. A seguire l’alimentare con una richiesta di 49.000 unità tra tecnici della vinificazione, della comunicazione, guide enoturistiche. La moda avrà bisogno di 46.400 persone, il mondo della ospitalità di lusso ha una richiesta di 33.220 addetti e il design e il settore del mobile avranno una carenza di 18.300 artigiani e tecnici specializzati.

Fonte Labitalia/Adnkronos