Torna a crescere, dopo tre mesi consecutivi di calo, la fiducia dei consumatori. A maggio l’indicatore calcolato dall’Istat è infatti salito a 111,8 punti dai 110,6 di aprile. Il miglioramento, spiega l’Istat, è legato a tutte le componenti dell’indice con il clima economico e quello corrente che registrano gli incrementi più marcati. In particolare, il clima economico è salito da 122,8 a 125,9, il clima corrente da 106,9 a 109,6 il clima personale da 105,9 a 107,4, e il clima futuro passa da 115,6 a 115,8. Entrando ancor più nel dettaglio, nelle tabelle pubblicate dall’Istat si può osservare un miglioramento dei giudizi sulla situazione economica del Paese, delle opportunità attuali e delle possibilità future di risparmio e delle opportunità attuali all’acquisto di beni durevoli. Peggiorano leggermente le attese sulla disoccupazione e i giudizi sul bilancio familiare, mentre rimangono stabili le attese sulla situazione economica del Paese. Come per i consumatori, l’Istituto ha registrato una crescita anche dell’indice di fiducia delle imprese, salito a 100,2 punti dai 98,8. «In un contesto economico ancora caratterizzato da una notevole incertezza, la fiducia delle imprese sembra mostrare, nella gran parte dei settori, un miglioramento soprattutto nelle prospettive dei livelli di attività», spiega l’Istat. In particolare nel settore manifatturiero l’indice passa da 100,8 a 102,0, nelle costruzioni aumenta da 141,2 a 144,3, nei servizi va da 99,1 a 99,3 e nel commercio al dettaglio sale da 101,3 a 102,6.