Una riunione convocata in fretta e furia per cercare di tamponare l’enorme falla che si è aperta con la dichiarazione di fallimento della newco, guidata da Shernon Holding che più di un anno fa ha rilevato la catena commerciale Mercatone Uno. Nel pomeriggio, infatti, al ministero dello sviluppo economico è partito il tavolo di confronto dopo la decisione che ha sconvolto il fine settimana di 1.800 dipendenti in tutta Italia. L’amara sorpresa sabato mattina, quando i dipendenti dei 55 punti vendita si trovati davanti gli ingressi sbarrati ed inaccessibili. Qualche dipendente in Emilia Romagna aveva saputo via social network che la società si stava apprestando a licenziare del personale, ma la maggior parte dei 1.800 dipendenti era assolutamente all’oscuro di quanto stava succedendo. In spregio ad ogni norma di legge, Mercatone Uno ha, quindi, chiuso, mandando a casa senza una comunicazione formale i propri dipendenti, i quali, dopo le difficoltà degli anni scorsi, si era impegnati con la nuova proprietà per cercare di risollevare le sorti di un marchio che per almeno una decina di anni aveva conquistato una posizione di leadership nel mercato. Una situazione che non potrà chiudersi così, in quanto, oltre ai diritti dei lavoratori, sono stati lesi anche quelli dei consumatori, molti dei quali si sono ritrovati ad aver dato degli anticipi su consegne che, a questo punto, non si sa quando verranno evase.