L’aspetto positivo è sicuramente quello del consolidamento del posto di lavoro, visto con soddisfazione sia dalla Ugl che dalla Cisl; ciò che deve far pensare, però, è la riduzione complessiva dei nuovi contratti che, nel primo trimestre di quest’anno, sono influenzati negativamente dall’andamento complessivo dell’economia, non soltanto italiana. Decreto dignità e forti incentivi contributivi stanno, infatti, favorendo in maniera molto significativa i posti di lavoro stabili. Nei primi tre mesi dell’anno sono oltre 241mila, con un più 126,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Molto positivo anche il trend delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, passate da 125mila a 291mila, con un incremento in termini percentuali del 75,5%. Rispetto al lavoro occasionale, intanto, si segnala una ripresa di quello in ambito familiare con una media nei primi tre mesi di circa 10mila lavoratori a fronte dei quasi 4.600 lavoratori del 2018.