Una situazione da sanare velocemente, alla prima occasione utile, per evitare di lasciare le famiglie senza un aiuto nel momento di maggiore bisogno, quello della perdita di un caro a causa di un incidente sul lavoro. L’ultima legge di bilancio, come più volte ricordato, ha incrementato il fondo per le vittime degli incidenti sul lavoro con un milione di euro a decorrere dal 2019, mentre per gli infortuni capitati nel 2018 vale lo stanziamento del precedente governo, quindi 3,9 milioni di euro. Detto fondo assicura ai familiari di un lavoratore o di una lavoratrice deceduta sul lavoro una una tantum economica che si aggiunge alla rendita prevista da una legge del 1965. A conti fatti, però, visto che nel 2018 i morti sul lavoro sono stati 1.133, ben 104 in più rispetto all’anno precedente, quanto stanziato potrà garantire un indennizzo variabile fra 3mila e 13mila euro. A definire l’ammontare è stato il ministero del lavoro con un proprio atto pubblicato nei giorni scorsi che ha stabilito un indennizzo variabile a seconda del numero dei familiari superstiti: se uno, l’indennizzo è di 3mila euro, il minimo riconosciuto; se due, sale a 6mila euro; se tre, si arriva a 9mila euro. Con quattro o più familiari superstiti, l’indennizzo è sempre di 13mila euro. Nel 2017, per effetto delle minori morti sul lavoro, l’indennizzo era stato un poco più sostanzioso, andando da un minimo di 3.700 euro ad un massimo di 17.200 euro.