La prospettiva è quella di lasciare a terra almeno la metà dei voli Alitalia in programma nella giornata del 21 maggio. È l’effetto dello sciopero indetto dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl del trasporto aereo, fortemente preoccupate sul futuro della compagnia di bandiera. Oltre ad Alitalia, si fermeranno anche i dipendenti di Blue Air e Blu Panorama, nonché i tecnici della manutenzione e il personale di terra, compresi gli addetti all’handling, al catering e alle gestioni aeroportuali. Alla vigilia dello sciopero, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, si è detto certo che una soluzione positiva si troverà entro il prossimo 15 giugno, nuova data di scadenza per la presentazione delle offerte vincolanti. Intanto, il decreto Crescita ha confermato l’ingresso diretto dello Stato nel capitale della nuova Alitalia attraverso la conversione degli interessi in azioni con un impatto di 900 milioni.