«Ingiustificato». Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha commentato così l’aumento dello spread registrato nelle ultime ore: il differenziale tra il rendimento del Btp a 10 e il rendimento del Bund di pari scadenza ha superato la soglia dei 290 punti, ai massimi dal dicembre scorso. Secondo Tria, «il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, è ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee». A dirsi tranquillo è stato anche il ministro dell’Interno e vice premier Matteo Salvini: «Prima viene il diritto al lavoro, alla vita e alla salute degli italiani», ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull’andamento dello spread, in occasione dell’assemblea di Rete Imprese Italia. Secondo alcuni istituti di credito, sono state proprio alcune dichiarazioni del titolare del Viminale ha far salire lo spread: ieri Salvini aveva definito «doveroso» lo sforamento dei parametri Ue su deficit e debito per dimezzare l’occupazione. Un punto di vista ribadito anche oggi: «Se una cosa è giusta, va fatta». «Ho due figli, non mi interessa guadagnare consenso alle elezioni europee per poi lasciare una landa desolata, a me interessa ambire a un tasso di disoccupazione che non sia del 10,2%».