Il boom iniziale si è allentato, anche se, a conti fatti, si viaggia ancora nell’ordine delle mille domande al giorno. I numeri aggiornati sul reddito di cittadinanza sono presentati dallo stesso presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, il quale annuncia anche qualche possibile intervento correttivo nelle prossime settimane. Per quanto riguarda i numeri, ad oggi sono state presentate 1.125.396 domande con un tasso di accoglimento vicino al 75%. Quasi 120mila domande sono arrivate nel mese di maggio, anche se non è specificato se si tratta di nuove domande o, piuttosto, di domande almeno in parte ripresentate, considerando che l’Istituto previdenziale ha comunicato le decisioni prese sulla prima tornata di domande (quella iniziale di marzo) nell’ultima settimana di aprile. A fronte di questi numeri e dell’altra evidenza che, trattandosi di una integrazione al reddito, il nucleo potrebbe non percepire l’intero ammontare indicato dalla normativa per il nucleo di riferimento, si prospetta un possibile risparmio rispetto a quanto preventivato inizialmente. Se così fosse, la prima iniziativa sarebbe quella di allargare la platea dei beneficiari, superando il grande limite dell’utilizzo dell’Isee, strumento che non tiene conto del reddito corrente della persona. Questa discrasia impedisce oggi ad un disoccupato privo di sostegno al reddito di accedere al reddito di cittadinanza, se ha avuto redditi importanti nel corso del 2017.