Il week end in tutte le famiglie italiane sarà dedicato alle mamme. La mamma italiana resta un simbolo monumentale, che tuttavia fa ancora fatica a entrare e a restare nel mondo del lavoro. Secondo un’elaborazione di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati dell’Ispettorato del lavoro elaborati in occasione della Festa della mamma (il 12 maggio), in Italia più di 80 mamme al giorno in media sono costrette a licenziarsi perché non ce la fanno a conciliare lavoro e vita familiare con la cura dei figli. I ritmi della vita moderna, gli impegni sempre più pressanti, la precarietà di molte professioni, le crisi economiche e l’incertezza sul futuro stanno mettendo a dura prova la capacità di resistenza delle famiglie – spiega Uecoop – con il problema di trovare e pagare un posto alla scuola materna per i figli. Negli asili nido italiani c’è posto solo per 1 bambino su 4, il 24% di quelli fino a tre anni d’età contro il parametro del 33% fissato dall’Unione europea per poter conciliare vita familiare e professionale e promuovere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro. Ecco perché il welfare privato è ormai diventato complementare rispetto al pubblico: il 46% dei benefit più desiderati è legato alle spese scolastiche dei figli per tasse e libri di testo, mentre un altro 22% punta su asili nido e baby sitter. I servizi di welfare familiare legati all’infanzia hanno ormai un ruolo strategico soprattutto in presenza di due genitori che lavorano e senza parenti a cui affidare la prole nelle ore di assenza fuori casa. Per 6 dipendenti su 10 (59%) al primo posto nella classifica dei benefit aziendali preferiti, spiega Uecoop su dati Ipsos, ci sono quelli legati alle spese familiari, dall’asilo alla scuola dei figli. Non mancano nelle grandi aziende asili per i figli dei dipendenti oppure mini nido con “tate” che seguono piccoli gruppi di bambini in grandi appartamenti attrezzati. Servizi spesso realizzati insieme a cooperative in grado di offrire personale già formato e locali adatti. Ma si tratta di gocce in un oceano, se in Italia 80 mamme al giorno in media sono costrette a licenziarsi. Altro che lieto evento!