Al momento, su Alitalia, le certezze sono due, più una terza da verificare. La prima è la proclamazione dello sciopero di 24 ore per il prossimo 21 maggio, decisione presa dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl che hanno parlato di «atto inevitabile», alla luce dell’assoluta urgenza di conoscere quali sono le scelte industriali che si intendono perseguire per il ruolo della compagnia di bandiera e per difendere l’occupazione, non soltanto gli 11mila dipendenti diretti, ma anche tutto l’indotto. La seconda certezza è rappresentata dalla decisione del ministro per lo sviluppo economico, Luigi Di Maio, di indicare nel 15 giugno la nuova data di scadenza per la presentazione dell’offerta vincolante su Alitalia. La terza certezza, questa da verificare, è che, sempre stando alle dichiarazioni di Di Maio, mancherebbe un 15% per completare la nuova cordata chiamata a guidare la storica compagnia di bandiera nazionale.