di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Se il lavoro è più sicuro, la società è più giusta. Questo è il motto che riassume l’iniziativa di sensibilizzazione contro le morti bianche dell’Ugl “lavorare per vivere”, che oggi, in occasione della Festa del Lavoro, approda a Palermo. Potremmo dire che si chiude un cerchio: lo scorso Primo Maggio eravamo a Roma per dare avvio alla manifestazione itinerante “lavorare per vivere” e oggi, a un anno esatto e dopo tante piazze italiane che hanno ospitato la nostra iniziativa, ci ritroviamo a Palermo. Purtroppo, però, il cerchio non è affatto chiuso, la situazione è ben lontana dall’essere stata risolta e alle 1.029 sagome bianche di cartone riciclato, che rappresentavano i lavoratori deceduti nel nostro Paese nel corso del 2017, abbiamo dovuto aggiungerne altre, stavolta rosse, a raffigurare ed evidenziare l’incremento registrato nel 2018, quando i caduti sono aumentati, 104 in più rispetto all’anno precedente, arrivando alla cifra di 1.133, con una crescita del 10,1%. Il trend è in aumento, dopo anni di calo. Già solo nei primi mesi del 2019 contiamo più di 200 infortuni mortali sul lavoro. Non possiamo permettere che il numero delle morti continui a salire di anno in anno, bisogna intervenire: istituzioni e parti sociali devono far propria ogni buona prassi in grado di invertire la tendenza. Le cause di questa situazione vanno ricercate nella crisi e nei minori investimenti in sicurezza da parte delle aziende, nella precarietà e, di conseguenza, nell’inferiore dimestichezza con le mansioni da parte dei lavoratori flessibili, nell’età lavorativa più alta con tutti i rischi collegati alla maggiore anzianità. Servono più controlli e maggiore formazione, già a partire dalla scuola, dove si formano i lavoratori e gli imprenditori del futuro, per affermare una diffusa e partecipata cultura della sicurezza. Perché si lavora per vivere e non certo per rimetterci la vita. Non ci stancheremo mai di ripeterlo, questa è la prima battaglia da fare per la dignità del lavoro: innanzitutto, lavorare in piena sicurezza.