A poco più di una settimana dal primo maggio, i sindacati confederali si preparano all’evento che,
inevitabilmente, è di festa, ma anche e soprattutto di riflessione. Cgil, Cisl ed Uil hanno deciso di andare a
Bologna per parlare di lavoro, diritti e stato sociale, in un’ottica europea. Le tre sigle confederali si
proiettano quindi sulle elezioni del 26 maggio, rilanciando un’idea di Europa, quella dei padri fondatori, che
oggi appare per molti versi lontana dalla realtà dei fatti. La Ugl è invece a Palermo con un doppio obiettivo:
di concludere un percorso iniziato 365 giorni or sono, ma anche di rilanciare un tema, quello della sicurezza
nei luoghi di lavoro che è sempre di estrema attualità. Lo scorso primo maggio, la Ugl espose 1029 sagome
in piazza San Silvestro a Roma a ricordare ogni vittima sul lavoro nel 2017. L’esposizione è stata
successivamente replicata a Milano, davanti al Duomo, a Napoli, a Piazza Plebiscito, a Firenze, a Santa
Croce, con una significativa e toccante tappa a Marcinelle, le miniere belghe teatro di uno di più devastanti
incidenti sul lavoro in Europa. L’8 agosto del 1956 morirono in 262, di cui 136 italiani. A Palermo,
purtroppo, le sagome saranno oltre cento in più, in quanto gli infortuni mortali nel 2018 sono cresciuti, a
conferma di quanto il tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro rimanga sempre assolutamente
centrale nel nostro Paese.