A febbraio l’Istat ha registrato una sostanziale stabilità delle vendite al dettaglio. Il valore delle vendite è infatti aumentato dello 0,1%, mentre i volumi hanno riportato una diminuzione della stessa entità.  Quello riportato dall’Istituto nazionale di statistica è un risultato che ha beneficiato della performance positiva delle vendite di prodotti non alimentari (+0,5%), che però è riuscita solo in parte a bilanciare la flessione di quelle alimentari, scese dello 0,6% in valore e dell’1% in volumi. Nonostante il risultato mensile, il consuntivo trimestrale rimane in positivo, aumentando dello 0,1% in valore e dello 0,2% in volume. In questo caso le vendite di beni alimentari sono cresciute dello 0,1% in valore e diminuite dello 0,1% in volume, mentre quelle di beni non alimentari hanno registrato un +0,1% in valore e un +0,3% in volume. Per quanto riguarda invece il confronto tendenziale, l’Istat segnala un +0,9% del valore delle vendite e un +0,3% per i volumi venduti. Anche in questo caso il contributo positivo è arrivato dalle vendite di beni non alimentari, per le quali si registra un +1,6% del valore e un +2,1% dei volumi. Andamento discordante tra le varie forme distributive. Dopo due mesi di cali tornano infatti a crescere le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (+1,6%), mentre diminuiscono quelle della grande distribuzione (0,1%). Continua a crescere l’e-commerce, +17,5%, e di conseguenza la sua quota di mercato sul totale delle vendite al dettaglio, che rimane però ancora esigua: l’1,9% contro il 48% delle imprese operanti su piccole superfici, il 46,4% della grande distribuzione e il 3,7% delle vendite al di fuori dei negozi.

 

Richiamo: Continua crescere