Stop tecnico alla possibilità di presentare domanda on line per accedere al reddito di cittadinanza. La comunicazione arriva dallo stesso ministero del lavoro, per il quale la misura si rende necessaria alla luce delle modifiche apportate in sede di conversione al decreto legge 4/2019. Del resto, è comunque opportuno ricordare che anche gli altri canali di accesso al reddito di cittadinanza, Poste e Caf, sono autorizzati a ricevere le domande a decorrere dal 6, così come previsto dalla normativa. Intanto, il ministero ha anche comunicato i dati al 31 marzo, data entro la quale si è conclusa la prima fase – quella della presentazione – che proseguirà con la verifica da parte dell’Inps del possesso dei requisiti di richiedenti. Sono state presentate 853.521 domande per un totale di 2,8 milioni di persone coinvolte. A conti fatti, si tratterebbe del 68% della platea potenziale dei beneficiari. Oltre 600mila le domande presentate per il tramite dei caf.