Si è svolta giovedì sera a Roma, agli Studios di via Tiburtina, la cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2019.
Trasmessa su RaiUno, presentata da Carlo Conti, la kermesse del cinema italiano ha attratto 2.975.000 spettatori, pari al 15% di share. Tra i vari candidati, a trionfare è stato “Dogman”, del regista Matteo Garrone, con nove premi: Miglior film, Miglior regia, Migliore sceneggiatura originale (Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti), Miglior attore non protagonista (Edoardo Pesce), Migliore autore della fotografia (Nicolaj Brüel), Miglior scenografo (Dimitri Capuani), Miglior truccatore (Dalia Colli, Lorenzo Tamburini), Miglior montatore (Marco Spoletini) e Miglior suono.
Quattro, invece, i premi conquistati da “Sulla mia pelle”. Oltre a quello per Miglior attore protagonista – andato ad Alessandro Borghi – ha vinto anche per il Miglior regista esordiente (Alessio Cremonini), Miglior produttore (Cinemaundici, Lucky Red), e il David Giovani (al regista Alessio Cremonini).
La Miglior attrice protagonista è stata Elena Sofia Ricci, per “Loro”, film che ha vinto anche il premio per il Miglior acconciatore (Aldo Signoretti). “Chiamami col tuo nome” ha vinto invece il premio per la Migliore canzone originale e quello per la Miglior sceneggiatura non originale. Migliore musicista e Migliore costumista a “Capri- Revolution”, mentre la Migliore attrice non protagonista è stata Marina Confalone, per il “Vizio della Speranza”. “Il ragazzo invisibile – seconda generazione” ha vinto il premio per i Migliori effetti visivi, “Santiago, Italia”, quello per il Miglior documentario, “Frontiera” quello per il Miglior cortometraggio e “Roma” per il Miglior film straniero.