Dopo una lunga giornata di interventi, che hanno fatto seguito al voto del 26 sulla questione pregiudiziale, il Senato è all’ultimo atto sul cosiddetto decretone, in linea con i sessanta giorni previsti per la conversione del provvedimento, entrato in vigore il 29 gennaio scorso. Il decreto legge 4/2019 dà attuazione alle due misure della legge di bilancio con il maggiore impatto sociale: il reddito e la pensione di cittadinanza e la riforma del sistema previdenziale, con l’introduzione di Quota 100, lo stop agli incrementi legati alla speranza di vita per i lavoratori precoci, la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna e le norme più vantaggiose sul riscatto dei periodi contributivi non coperti e della laurea e sull’accesso al trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici. Sul versante del reddito e delle pensioni di cittadinanza non mancano le novità, anche se l’impianto complessivo previsto in origine si mantiene. Si specificano in maniera più puntuale i requisiti richiesti per poter accedere, mentre viene valorizzata in termini economici la presenza di una persona disabile grave nel nucleo familiare. Affinato l’impianto che prevede l’intervento dei centri per l’impiego e degli uffici sociali comunali. Fra le altre misure contenute nel decreto legge, anche un pacchetto di assunzioni in alcuni enti, la governance dell’Inps, il fondo di solidarietà del trasporto aereo, la cassa integrazione in deroga e per le aziende nelle aree di crisi complessa.