di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Una volta c’era il famoso detto “Piove, governo ladro”, per prendere bonariamente in giro chi additava il potere esecutivo come responsabile di tutti i mali possibili, compreso il brutto tempo. Nell’epoca attuale, però, qualcuno è riuscito a fare ancora di meglio. Per la precisione “La Repubblica”, ovvero quello che una volta era l’autorevole quotidiano indipendente della sinistra critica e che ora invece si è trasformato, dopo la triste fine de “l’Unità”, nell’organo ufficiale del Pd. Oggi, infatti, la prima pagina del giornale potrebbe riassumersi in un nuovo motto ancora più azzardato: “C’è il sole, governo ladro!”. Cosa succede? Accade che il nuovo presidente dell’Authority per l’Energia, nominato dal governo gialloblu, Stefano Basseghini, ha aggiornato le tariffe per i consumatori rimasti nel mercato tutelato. Chi non è passato al mercato libero troverà nelle prossime bollette una bella sorpresa: da aprile il costo della fornitura del gas scenderà del 9,9% e quello della luce dell’8,5%. La motivazione alla base della riduzione risiede in fattori quali la discesa dei prezzi delle materie prime e la diminuzione della domanda di energia dovuta sia al cambiamento climatico, con le temperature insolitamente miti dello scorso inverno, sia al rallentamento economico, specie dei Paesi asiatici. Per una volta, si vedranno gli effetti di questa situazione concretamente nelle tasche degli Italiani. Siamo consapevoli del fatto che il settore energetico abbisognerebbe di molte importanti revisioni per raggiungere gli obiettivi di maggiore indipendenza, minori costi e rispetto dell’ambiente. Eppure, nonostante le dovute prudenze e le accortezze del caso, non possiamo negare che il taglio dei costi nelle bollette sia una buona notizia. Per farlo ci vorrebbe una capacità di fantasiosa interpretazione della realtà che francamente non abbiamo, né intendiamo avere. Capacità nella quale invece, a quanto pare, eccelle La Repubblica, che è riuscita a trasformare un fatto positivo in un elemento negativo nell’ossessione di attaccare il Governo a priori, qualsiasi cosa accada. “È una mossa elettorale, alla fine lo sconto si rivelerà negativo e, comunque, non è merito della maggioranza”, queste le affannose arrampicate sugli specchi. Non osiamo immaginare cosa potrebbero escogitare i redattori per sminuire e capovolgere ulteriori buone notizie come questa pur di dare addosso a Lega e Cinque Stelle, ma speriamo che, dando tempo al tempo come abbiamo titolato oggi la Meta, ne arrivino presto altre. Un po’ perché siamo curiosi di verificare cosa inventeranno su La Repubblica nel tentativo di tirare una impossibile volata al Pd, ma soprattutto perché quando si verificano situazioni positive e capaci di dare un aiuto agli italiani, noi, e forse dovrebbero farlo tutti, qualunque siano le opinioni politiche, ce ne rallegriamo.