La situazione in Alitalia rimane molto fluida e carica di tensione, ma è il tutto il trasporto aereo a vivere un momento decisamente particolare. Andando con ordine, il 22 marzo scorso è stato sottoscritto dai sindacati di categoria l’accordo di proroga di sei mesi della cassa integrazione straordinaria. La misura interessa 830 dipendenti, in larghissima parte personale di terra (700 unità). Coinvolti nella proroga anche 70 comandanti e 60 assistenti di volo. La proroga si rende necessaria alla luce del percorso che si sta tracciando per assicurare alla nostra Compagnia di bandiera le migliori condizioni per continuare ad operare sui mercati nazionali ed internazionali. Intanto, però, le sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl più Anpac ed Apnav hanno voluto inviare un segnale forte, proclamando quattro ore di sciopero nella giornata odierna. La protesta nasce come reazione al comportamento che qualche vettore che opera in Italia sta adottando. Secondo le sigle che hanno proclamato lo sciopero, tutti i soggetti che operano negli scali italiani dovrebbero adottare il contratto collettivo nazionale come riferimento per i minimi retributivi e sotto il profilo normativo. Come dimostra il caso Ryanair, ancora una volta finita sotto la lente degli organismi ispettivi, si sta favorendo una concorrenza al ribasso che si scarica pesantemente sui lavoratori. Per questo, le sigle chiedono un intervento a Parlamento e governo.