Dopo la flessione di dicembre 2018, a gennaio l’indice relativo alle vendite al dettaglio dovrebbe essere tornato in territorio positivo. A stimarlo è l’Istat, secondo cui l’indicatore ha segnato un aumento di mezzo punto percentuale, beneficiando soprattutto dell’incremento messo a segno dalle vendite alimentari,+1% in valore e +1,1% in volume, mentre per i beni alimentari la crescita è stata più esigua, +0,1% in valore e +0,2% in volume. Bene anche il confronto tendenziale. Rispetto ad un anno fa le vendite al dettaglio sono aumentate dell’1,3% in valore de ll’1,5% in volume, riflettendo rispettivamente il +2,3% e il +1,9% delle vendite alimentar e il +0,5% e il +1,2% di quelle non alimentari. Su base annua le vendite della grande distribuzione sono cresciute del 2,8% (la crescita più elevata dal marzo del 2018, conseguenza del +3,2% di quelle alimentari e del +2% di quelle non alimentari, mentre per quelle operanti su piccole superfici si è registrato un -0,8% (+0,3% le alimentari e -1,1% le non alimentari). Prosegue la crescita dell’e-commerce (+13,3%), il cui contributo però vale appena l’1,9% delle vendite al dettaglio totali. Di conseguenza, la dinamica delle vendite per classe di addetti mostra un aumento del 3,2% per le imprese con almeno 50 addetti, una variazione nulla per quelle con un numero di lavoratori compresi tra le sei e le 49 unità e una flessione dell’1,2% per quelle con fino a cinque addetti.