«Di partenza mettiamo un miliardo, ma con gli sgravi fiscali puntiamo a raggiungere due miliardi. Bisogna che tutto il sistema lavori insieme per far lavorare i venture capital italiani e attrarre quelli stranieri», lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, parlando a Torino nel corso della presentazione del Fondo Nazionale per l’Innovazione. «L’investimento su questo Fondo è strategico per la nostra economia – ha spiegato il ministro Di Maio -, per la nostra conoscenza e per far restare qui i giovani. Non mi interessa quanto consenso avrà, ma sarà strategico per i prossimi dieci, quindici anni. Investire in innovazione significa lasciare sul territorio molti giovani». Il vicepremier ha poi aggiunto che «a un anno dalle elezioni c’è una lista di cose da fare che ti dai come ministro e ci sono delle priorità da portare a casa e in questo anno il lavoro sui provvedimenti è stato possibile grazie a un lavoro di squadra che dal primo giorno sta mettendo su le condizioni per cercare un ecosistema delle innovazioni. La nascita di questo Fondo a un anno dalle elezioni politiche per me è un grande orgoglio. Vogliamo portare questo tema al centro delle politiche del futuro». Parlando poi della gig-economy, il ministro ha assicurato che l’esecutivo sta «lavorando perché i rider abbiano le stesse tutele dei lavoratori subordinati. L’essere umano ha ancora un valore fondamentale. Il lavoro sui rider andrà avanti ci saranno soglie minime di diritti fondamentali anche per loro». «Io – ha aggiunto – non sono di quelli che dice ‘fermate lo sviluppo perché si perdono posti di lavoro’, ma non si può mettere in competizione un essere umano con la tecnologica, perché se stai utilizzando l’uomo quello ha un valore, ha dei diritti».