Sostegno al reddito per iniziare, ma poi serve un tavolo di confronto. Il decreto legge 4/2019, per intenderci quello che contiene le misure sul reddito di cittadinanza e le pensioni, con quota 100 e tutte le altre misure, prevede uno stanziamento di 20 milioni di euro per l’introduzione di misure di sostegno al reddito per i dipendenti delle imprese del settore dei call center. Un segnale sicuramente importante, che è stato infatti apprezzato dalle organizzazioni sindacali di categoria, al quale deve seguire, però, la convocazione di un tavolo di confronto alla luce delle tante criticità che colpiscono il settore. La federazione nazionale di categoria della Ugl, in particolare, ha posto l’accento ad esempio sulle vicende della Abramo Customer Care in Calabria e sulle rinnovate tensioni in Almaviva a Palermo, nonostante il recente accordo sottoscritto. Insomma, uno scenario in forte e, spesso, negativa evoluzione con ricadute pesanti sui lavoratori dipendenti. Nelle scorse settimane, i sindacati hanno sottoscritto un accordo quadro con Asstel, con l’obiettivo di regolamentare il funzionamento e le attività dei call center, una intesa che può rappresentare un punto di svolta, a patto, però, che da tutti gli attori arrivino segnali di responsabilità. Il sindacato lamenta, infatti, le continue delocalizzazioni verso l’estero con pesanti perdite occupazionali e di volumi di traffico.