Aperture importanti e, soprattutto, con grande senso di responsabilità, nella consapevolezza che siamo davanti ad un percorso complesso che necessita di più passaggi e di tanta attenzione. Questo il senso dell’incontro odierno che si è svolto al ministero del lavoro e delle politico, un incontro fortemente voluto dal sottosegretario Claudio Durigon per fare il punto sul decreto legge 4/2019 e, più in generale, sulla previdenza. Proprio l’esponente del governo ha introdotto i temi del confronto, segnalando il successo di Quota 100 che, a poche settimane dall’avvio, ha già raccolto 65mila adesioni, a dimostrazione di quanto fosse necessario introdurre uno strumento di flessibilità in un mercato del lavoro ingessato dalla riforma Fornero. È stata poi la volta della organizzazioni sindacali, ad iniziare dalla Cisl, dalla quale è arrivata un apprezzamento complessivo per Quota 100, apprezzamento accompagnato, però, dalla richiesta di apportare alcuni emendamenti al testo, riconoscendo, ad esempio, un bonus contributivo per le lavoratrici madri e l’esclusione della finestra trimestrale ai lavoratori impiegati in attività gravose. Due misure che trovano una generale condivisione anche nelle altre sigle sindacali e che il sottosegretario ha dichiarato di aver ben presenti, ma che hanno un costo importante, nell’ordine di mezzo miliardo per figlio e di almeno trenta milioni per l’altra. Pur con delle differenze di tono, emerse peraltro già in occasione della audizione parlamentare sul decreto legge 4/2019, le stesse osservazioni sono state presentate anche dalla Uil e dalla Cgil, con la prima a parlare di prospettiva e l’altra a rimarcare, fra le altre cose, le regole troppo strette su Ape sociale, opzione donna e trattamento di fine servizio per il pubblico impiego, tutti aspetti ereditati dall’attuale governo che, anzi, ha provato a superare il blocco sul Tfs introducendo la possibilità di ricorrere ad un prestito agevolato che riduce i costi a zero. L’Ugl, dopo aver espresso apprezzamento per il complesso delle misure adottate, ha focalizzato l’attenzione su vari aspetti, dalla revisione della platea dei lavori gravosi ed usuranti, alla riattivazione delle due commissioni, aperte anche alle parti sociali, sulla speranza di vita e sulla divisione fra previdenza ed assistenza nel bilancio dell’Inps, passando per la previdenza complementare. Presenti anche Cisal e Confsal.