È una corsa continua verso il pensionamento con le nuove regole valide per i prossimi tre anni, a dimostrazione di quanto fosse necessario ed atteso il provvedimento di riforma della Fornero. Nonostante un incomprensibile fuoco di fila messo in campo da una parte di presunti esperti, gli italiani si sono fatti due conti ad hanno scoperto che, alla fin fine, andare in pensione prima conviene, sia sotto l’aspetto economico che, cosa non da poco, sotto l’aspetto del benessere complessivo della persona. I numeri già consistenti permettono di fare alcune analisi, contraddicendo tutti i luoghi comuni sui quali i commentatori si sono soffermati. In primo luogo, qualcuno aveva detto che la misura, fortemente voluta dalla Lega avrebbe favorito i lavoratori del Nord; ed invece, ad oggi il 42,5% delle domande è arrivato dal Mezzogiorno a fronte di un 35,2% dal settentrione. Inoltre, qualcuno ha affermato che la misura avrebbe finito per penalizzare i dipendenti pubblici, i quali, viceversa, con il 34,2% tallonano da vicino i lavoratori del settore privato, fermi al 37,8%. Piuttosto, è interessante il dato sui commercianti e gli artigiani: insieme le due gestioni superano di slancio le 8mila unità, per un totale del 16,1%. Insomma, da qualsiasi parte la si voglia leggere, Quota 100 sta rappresentando una importante opportunità per migliaia di lavoratori pubblici, privati ed autonomi di tutte le regioni italiane.