Per i non addetti ai lavori, il passaggio dalla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività a ristrutturazione industriale potrebbe di dir poco, ma in concreto si apre per Pernigotti uno scenario completamente diverso da quello ipotizzato soltanto un paio di giorni fa, alla vigilia del vertice al Ministero dello sviluppo economico. I dodici mesi di cassa integrazione straordinaria per i cento addetti dello stabilimento di Novi Ligure sono, infatti, arrivati, come anticipato da più parti, su di una base, però, completamente diversa, in quanto il maggiore tempo a disposizione sarà utile per trovare un nuovo acquirente. Resta ancora da superare lo scoglio rappresentato dalla attuale proprietà turca, che continua a ribadire di voler mantenere il marchio, delocalizzando la produzione, però la novità è rappresentata dalle sette manifestazioni di interesse, tre delle quali già formalizzate ed altre quattro in dirittura d’arrivo. Insomma, si guarda al futuro con più fiducia, come ha avuto modo di dichiarare il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone. Rispetto alle proposte alle quali si accennava, almeno un paio sembrerebbero puntare all’intera produzione, mentre altre sarebbe interessate alle singole linee di produzione oggi attive su tre prodotti: cioccolato, torrone e gelato. Nell’accordo è previsto un piano di riqualificazione del personale con l’intervento della regione Piemonte.